Fannie Lou Hamer, nata Townsend, (nata il 6 ottobre 1917, Ruleville, Mississippi, Stati Uniti – morta il 14 marzo 1977, Mound Bayou, Mississippi), attivista afroamericana per i diritti civili che ha lavorato per desegregare il partito democratico del Mississippi.-morto il 14 marzo 1977, Mound Bayou, Mississippi), attivista afroamericana per i diritti civili che lavorò per desegregare il Partito Democratico del Mississippi.

La più giovane di 20 figli, Fannie Lou lavorava nei campi con i suoi genitori mezzadri all’età di sei anni. In mezzo alla povertà e allo sfruttamento razziale, ricevette solo un’istruzione di prima media. Nel 1942 sposò Perry (“Pap”) Hamer. Il suo attivismo per i diritti civili iniziò nell’agosto del 1962, quando rispose all’appello del Comitato di Coordinamento Nonviolento degli Studenti (SNCC) per volontari che sfidassero le procedure di registrazione degli elettori che escludevano gli afroamericani. Licenziata per il suo tentativo di registrarsi al voto (non aveva superato il test di alfabetizzazione), divenne una segretaria di campo per il SNCC; finalmente divenne un’elettrice registrata nel 1963.

Nel 1964 Hamer co-fondò e divenne vice-presidente del Mississippi Freedom Democratic Party (MFDP), fondato dopo i tentativi falliti degli afroamericani di lavorare con il partito democratico del Mississippi, tutto bianco e favorevole alla segregazione. Quell’anno testimoniò davanti al comitato delle credenziali della Convenzione Nazionale Democratica, chiedendo che la delegazione del Partito Democratico del Mississippi fosse sostituita da quella del MFDP. Dopo che il presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson tentò di bloccare la trasmissione televisiva della sua testimonianza programmando una conferenza stampa per lo stesso tempo, costringendo le reti televisive a tagliare la copertura in diretta della convention, il suo discorso fu portato in molti notiziari serali, dove fu esposto ad un pubblico molto più vasto di quello che avrebbe ricevuto se fosse stato trasmesso all’ora originale. Nella sua testimonianza descrisse in modo commovente episodi di violenza e ingiustizia subiti dagli attivisti per i diritti civili, compresa la sua esperienza personale di un pestaggio in carcere che la lasciò storpia. Su insistenza del presidente Johnson, tuttavia, il comitato si rifiutò di far sedere la delegazione del MFDP, offrendo solo due posti in blocco, a condizione che nessuno dei due andasse alla Hamer. Lei e il MFDP rifiutarono.

Nel 1967 Hamer pubblicò To Praise Our Bridges: An Autobiography. Come membro del Comitato Nazionale Democratico per il Mississippi (1968-71) e del Policy Council del National Women’s Political Caucus (1971-77), si oppose attivamente alla guerra del Vietnam e lavorò per migliorare le condizioni economiche del Mississippi. (Vedi anche Movimento americano per i diritti civili.)

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Categorie: Articles

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