Mappa della Mongolia

Nel 1990, La Mongolia ha abbandonato il suo settantennale sistema monopartitico in stile sovietico a favore di riforme politiche ed economiche e di elezioni multipartitiche.

Vaste quantità di ricchezze minerarie non sfruttate l’hanno resa un obiettivo per gli investitori stranieri, trasformando l’economia del paese, piccola ma in rapida crescita. Questo rapido cambiamento ha avuto luogo in un contesto di lotte politiche e di impegni del governo per rafforzare il controllo sui beni del paese.

Una volta il cuore di un impero che si estendeva fino all’Europa sotto Gengis Khan, la Mongolia è un paese senza sbocco sul mare, dominato da steppe scarsamente popolate e semi-deserti.

Un terzo della popolazione vive nella capitale, mentre circa il 40% della forza lavoro del paese è nomade, allevando il bestiame nei vasti pascoli.

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LEADERS

Presidente: Khaltmaa Battulga

Presidente mongolo Khaltmaa Battulga

Populista ex star delle arti marziali e uomo d’affari Khaltmaa Battulga ha giurato come presidente nel luglio 2017, dopo aver vinto un ballottaggio.

Parlamentare dal 2004, in precedenza è stato al governo come ministro dei trasporti e dello sviluppo urbano dal 2008 al 2012, e come ministro dell’industria e dell’agricoltura dal 2012 al 2014.

Il signor Battulga è il fondatore di Genco, una delle più grandi holding della Mongolia. Ex campione del mondo di sambo e judo, è attualmente presidente dell’associazione mongola di judo.

Primo ministro: Uhnaagiyn Hurelsuh

MEDIA

Venditore di giornali in Mongolia

Un’emittente pubblica compete con reti televisive e radiofoniche di proprietà privata.

Gli osservatori internazionali dicono che la libertà dei media è generalmente rispettata, ma che i giornalisti tendono ad autocensurarsi.

Circa il 67% dei mongoli sono online.

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TIMELINE

Alcune date chiave nella storia della Mongolia:

1206-63 Gengis Khan unisce le tribù mongole e lancia una campagna di conquista che alla fine si traduce nel più grande impero terrestre del mondo.

1691- La Mongolia passa sotto il dominio della dinastia cinese Qing.

1921 – Vince l’indipendenza ma sotto stretto controllo sovietico.

1990 – La Mongolia tiene le sue prime elezioni libere multipartitiche.

2014 – Il primo ministro Norov Altankhuyag viene destituito da un voto parlamentare di sfiducia e poi sostituito da Chimed Saikhanbileg.

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Capitale mongola Ulaanbaatar
Image caption> Lo sfruttamento dei minerali del paese ha accelerato la modernizzazione della capitale Ulaanbaatar

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