Il Big Bang fu l’esplosione che diede inizio a tutto. Le esplosioni hanno dei centri. Quindi il nostro universo ha un centro, giusto? Beh, no. Non esattamente.
La teoria del Big Bang è attualmente la migliore spiegazione di come è nato il nostro universo: un’esplosione che ha creato tutto, compreso il tempo, la materia e lo spazio stesso. Questa esplosione ha causato l’espansione dell’universo. Tuttavia, le parole “esplosione” ed “espansione” nella frase precedente sono fuorvianti. Non si tratta di un’esplosione nel senso convenzionale, dove l’energia viene rilasciata nello spazio; piuttosto, è la rapida espansione dello spazio stesso. Questo può sembrare scoraggiante, ma ci sono due analogie da tenere a mente.
La prima è la fidata e famosa analogia del palloncino. Se ne avete uno a portata di mano, sarebbe molto più facile da capire. Ricoprite il palloncino di piccoli punti con un pennarello e cercate di mantenerli equidistanti. Questi puntini rappresenteranno le galassie (il centro del palloncino non ha niente a che vedere con questo). Soffia il palloncino dal suo stato grinzoso. La superficie del palloncino rappresenta lo spaziotempo stesso. Potresti camminare in qualsiasi direzione per una quantità infinita di tempo e non ti resterebbero che i calli (supponendo che tu possa stare su un palloncino). Tieni presente che la superficie del pallone rappresenta lo spazio in modo bidimensionale perché i punti sulla superficie del pallone non hanno altezza. L’effettiva espansione nello spazio sarebbe tridimensionale.
Nota che mentre gonfi il palloncino, i punti sembrano allontanarsi l’uno dall’altro, ma i punti stessi non si muovono; piuttosto, la superficie del palloncino li fa allontanare. Non è corretto pensare che le galassie si allontanino l’una dall’altra attraverso lo spazio, è lo spazio stesso che si espande e porta le galassie con sé. Il punto di vista di ciascuna di queste galassie mostrerebbe che tutto si sta allontanando da loro. Più le galassie sono lontane, più velocemente si stanno allontanando. O per dirla diversamente – più spazio c’è tra due galassie, più velocemente si allontaneranno l’una dall’altra.
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Seleziona un punto a caso, dagli un nome figo di galassia e sperimenta! La seconda analogia sarebbe una barca che galleggia su un oceano. Guardandosi intorno, le persone sulla barca possono vedere un orizzonte. Darebbero per scontato che l’orizzonte sia il bordo dell’oceano, il bordo del mondo? No, presumibilmente no. Sembrerebbe che si trovino esattamente al centro dell’oceano. Che dire allora di una barca e di pochi chilometri di distanza?
L’UNIVERSO OSSERVABILE:
Anche se l’universo non ha bordi e può essere infinito, l’universo osservabile è una regione sferica intorno alla Terra dove la luce è stata in grado di raggiungerci dal Big Bang. La luce che ci raggiunge da oggetti (stelle, nebulose e simili) vicini a questo orizzonte ha viaggiato per la maggior parte dell’età dell’universo, che, come sappiamo, è di circa 13,7 miliardi di anni. La vera distanza degli oggetti precedentemente menzionati sarebbe molto più grande, considerando che, da quando la luce è arrivata sulla Terra, l’espansione dell’universo avrebbe portato l’oggetto ancora più lontano.
L’astronomo Edwin Hubble fu il primo a dimostrare che l’universo è in espansione. Nel 1929, ha dimostrato che le galassie più lontane si allontanano da noi ad un ritmo più veloce di quelle più vicine. Questo è ora noto come “Legge di Hubble” e il tasso di espansione dell’universo è noto come “Costante di Hubble”.
In conclusione – con la nostra attuale comprensione, ha tanto senso dire che non c’è un centro dell’universo quanto dire che c’è. Tuttavia, una cosa interessante da notare è che la “bolla” che chiamiamo universo osservabile continua ad espandersi in ogni direzione, dando l’impressione che noi siamo il centro.
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