Obiettivo dello studio: Confrontare gli effetti del diltiazem i.v. e della digossina i.v. sul controllo della frequenza ventricolare nel trattamento di emergenza della fibrillazione atriale acuta e del flutter (AFF).

Metodi: Questo studio prospettico, randomizzato, in aperto, ha coinvolto 30 pazienti consecutivi che si sono presentati con AFF acuta al dipartimento di emergenza di un ospedale universitario urbano di 420 letti da aprile 1993 a marzo 1994. I criteri di esclusione includevano una pressione sanguigna sistolica inferiore a 100 mm Hg, il trattamento con bloccanti dei canali del calcio diversi dal diltiazem, la mancanza di consenso informato e l’obiezione del medico privato. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere solo diltiazem i.v., solo digossina i.v. o entrambi. Il controllo della frequenza cardiaca è stato definito come una frequenza ventricolare inferiore a 100 battiti/minuto. La digossina i.v., 25 mg, è stata somministrata in bolo al tempo 0 e al tempo 30 minuti. Una dose iniziale di .25 mg/kg di diltiazem è stata somministrata per via endovenosa nei primi 2 minuti, seguita da una dose di .35 mg/kg al tempo 15 minuti e poi da un’infusione i.v. titolabile al ritmo di 10-20 mg/ora per mantenere il controllo della frequenza cardiaca. I regimi di dosaggio erano gli stessi sia che i farmaci fossero dati da soli o in combinazione. Il ritmo cardiaco, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna sono stati misurati al tempo 0, 5, 10, 15, 30, 60, 120 e 180 minuti. La significatività statistica è stata valutata con l’uso del test t di Student e della metodologia ANOVA.

Risultati: Al tempo 0, la frequenza cardiaca (media +/- SD) era di 150 +/- 19 battiti/minuto nel gruppo diltiazem e 144 +/- 12 nel gruppo digossina (differenza non significativa, P = .432). La diminuzione della frequenza cardiaca dal tempo 0 ha raggiunto la significatività statistica al tempo 5 minuti nel gruppo diltiazem (P = .0006); i tassi medi al tempo 5 minuti erano 111 +/- 26 battiti/minuto per il diltiazem e 144 +/- 13 per la digossina. La diminuzione della frequenza cardiaca ottenuta con digossina non ha raggiunto la significatività statistica fino al tempo 180 minuti (P = .0099), a quel tempo i tassi erano 90 +/- 13 per diltiazem e 117 +/- 22 per digossina.

Conclusione: Il trattamento dell’AFF acuta con diltiazem i.v. diminuisce significativamente la frequenza cardiaca ventricolare entro 5 minuti, rispetto alle 3 ore per il trattamento con digossina i.v. Nessun vantaggio è stato notato entro 3 ore per il trattamento i.v. con una combinazione di diltiazem e digossina. Il diltiazem i.v. è superiore alla digossina i.v. nel controllo di emergenza della frequenza ventricolare nell’AFF acuta e dovrebbe essere considerato come un farmaco di scelta per questa condizione. Questo studio non era abbastanza grande per valutare adeguatamente gli effetti avversi, e ulteriori studi possono essere garantiti per la convalida clinica.

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