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April 19, 2008JPEG

Una delle più grandi eruzioni vulcaniche degli ultimi 10.000 anni si è verificata nel 1620 a.C. circa sull’isola vulcanica di Santorini nel Mar Egeo. Questa fotografia dell’astronauta illustra il centro del vulcano Santorini, situato a circa 118 chilometri a nord di Creta (non mostrato). Prima del 1620 a.C., l’isola di Santorini, ora conosciuta come Thera, era formata da strati di lava creati da vulcani a scudo sovrapposti, e aveva subito tre eruzioni significative che hanno formato caldere sovrapposte, o camere di magma collassate. Intorno al 1620 a.C., la quarta (e ultima) grande eruzione creò le attuali isole e la baia della caldera del vulcano Santorini. Il bordo della caldera è chiaramente visibile in questa immagine come una ripida scogliera che forma la linea costiera occidentale dell’isola di Thera.

In seguito all’eruzione del 1620 a.C., gran parte della precedente isola di Santorini fu distrutta o sommersa; questo evento potrebbe essere stato l’ispirazione per la leggenda del “continente perduto” di Atlantide. Lontano dalla leggenda, tuttavia, molti archeologi credono che l’eruzione sia stata un fattore importante – o la causa immediata – della distruzione della civiltà classica minoica di Creta.

I tetti bianchi delle città e dei paesi tracciano il bordo della caldera sull’isola di Thera, e si affacciano sulle giovani isole centrali di Nea Kameni e Palaea Kameni, che si sono formate da cupole di lava e flussi che hanno iniziato ad eruttare circa 1.400 anni dopo il cataclisma del 1620 aC. Molte di queste colate sono visibili nell’immagine come masse irregolari di colore marrone o marrone scuro che formano Nea Kameni (immagine a sinistra). L’attività vulcanica più recente nelle isole Kameni è avvenuta nel 1950, e ha incluso alcune piccole esplosioni e la produzione di lava. L’estensione dello sviluppo e la posizione di un aeroporto (immagine in alto a destra) su Thera illustrano la popolarità del vulcano Santorini come destinazione turistica. Oggi, l’attività vulcanica è strettamente monitorata dall’Istituto per lo Studio e il Monitoraggio del Vulcano Santorini, o ISMOSAV.

La fotografia dell’astronauta ISS017-E-5037 è stata acquisita il 19 aprile 2008 con una fotocamera digitale Kodak 760C utilizzando un obiettivo 800 mm, ed è fornita dall’esperimento ISS Crew Earth Observations. L’immagine è stata scattata dall’equipaggio della Expedition 17, ed è fornita dall’Image Science & Analysis Laboratory, Johnson Space Center. L’immagine in questo articolo è stata ritagliata e migliorata per migliorare il contrasto. Gli artefatti della lente sono stati rimossi. Il programma della Stazione Spaziale Internazionale sostiene il laboratorio per aiutare gli astronauti a scattare foto della Terra che saranno di grande valore per gli scienziati e il pubblico, e per rendere queste immagini liberamente disponibili su Internet. Altre immagini scattate da astronauti e cosmonauti possono essere visualizzate sul NASA/JSC Gateway to Astronaut Photography of Earth. Didascalia di William L. Stefanov, NASA-JSC.

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