Trygve Lie, per esteso Trygve Halvdan Lie, (nato il 16 luglio 1896, Kristiania, Nor. 30 dicembre 1968, Geilo), politico e diplomatico norvegese, primo segretario generale delle Nazioni Unite (1946-52), che si dimise soprattutto a causa del risentimento dell’Unione Sovietica per il suo sostegno all’intervento militare delle Nazioni Unite nella guerra di Corea.
Ha studiato all’Università di Kristiania (Oslo), Lie ha praticato legge ed è diventato un membro di spicco del Partito Laburista Norvegese (Arbeiderpartiet). Dopo l’invasione tedesca della Norvegia nell’aprile 1940, fu nominato ministro degli esteri del governo norvegese in esilio a Londra.
Il 1 febbraio 1946, Lie fu eletto segretario generale delle Nazioni Unite per un mandato di cinque anni. Prima fu nominato (da Andrey A. Gromyko dell’Unione Sovietica) presidente dell’Assemblea Generale, una carica meno importante, ma fu sconfitto da Paul-Henri Spaak del Belgio. Uno dei primi compiti di Lie fu quello di aiutare ad assicurare l’evacuazione delle truppe sovietiche dall’Iran settentrionale. Dal maggio 1947 dovette occuparsi della guerra in Palestina che seguì la proclamazione dello stato di Israele e per tutto il 1948 del conflitto indiano-pakistano per il Kashmir. A questi problemi furono trovate solo soluzioni temporanee.
Nel 1950 Lie intraprese una “missione di pace” nelle capitali delle grandi potenze, promuovendo un “Programma di pace ventennale” e cercando di resistere al tentativo sovietico di espellere Taiwan dalle Nazioni Unite. Sempre nel 1950 sollecitò l’ammissione all’ONU della Repubblica Popolare Cinese.
Dopo che le forze armate delle Nazioni Unite erano state autorizzate ad aiutare la Repubblica di Corea (Corea del Sud; 27 giugno 1950), Lie fu sottoposto a ostacoli ufficiali e insulti personali da parte dell’Unione Sovietica. Quando divenne certo che l’Unione Sovietica avrebbe posto il veto alla sua rielezione nel Consiglio di Sicurezza, il suo mandato fu esteso per tre anni (senza rielezione formale) dall’Assemblea Generale. L’Unione Sovietica cessò quindi di riconoscerlo come segretario generale. Incontrò anche l’opposizione negli Stati Uniti come risultato delle indagini condotte dal senatore Joseph R. McCarthy contro i sospetti comunisti all’ONU. La segreteria di Lie fu accusata di dare lavoro a cittadini americani sleali, ma nessuna accusa di sovversione degli Stati Uniti all’interno dell’ONU poté essere provata.
Il suo lavoro di mediazione era diventato quasi impossibile, Lie si dimise dalla sua carica il 10 novembre 1952. Il suo libro In the Cause of Peace fu pubblicato nel 1954. In seguito Lie è stato governatore di contea (fylkesmann) di Oslo e Akershus (1955-63), ministro dell’industria (1963-64) e ministro del commercio (1963-65).
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