Questa pagina fornisce un rapido schizzo del ruolo dell’Italia nella seconda guerra mondiale; la guida ha molte più informazioni.
Nel giugno 1940, Benito Mussolini scelse di alleare le forze italiane con quelle di Adolf Hitler. Presto gli eserciti tedeschi e italiani si trovarono a combattere le truppe alleate su diversi fronti. Dopo aver sconfitto le forze tedesche e italiane in Nord Africa, le truppe alleate attraversarono la Sicilia nel luglio 1943 e presero l’isola in trentanove giorni.
In parte a causa della conquista della Sicilia da parte degli Alleati, i leader italiani deposero Mussolini il 25 luglio 1943. Sei settimane dopo, si ritirarono dalla loro alleanza con la Germania e firmarono un armistizio con gli Alleati. Le truppe tedesche occuparono immediatamente le città italiane, prendendo il controllo dei governi locali e prendendo ciò di cui avevano bisogno in termini di forniture.
Nei venti mesi successivi, le forze alleate costrinsero gradualmente le truppe tedesche a lasciare l’Italia in una serie di estenuanti battaglie note come campagna d’Italia (1943-1945). Oggi, la guerra è ricordata in tutta Italia in monumenti, campi di battaglia, musei e cimiteri. Questi luoghi ci ricordano che decine di migliaia di soldati furono uccisi in combattimento sul suolo italiano, migliaia di ebrei italiani morirono nei campi di concentramento e molti civili italiani furono giustiziati per aver partecipato alla Resistenza.

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