Definizione
nome, plurale: salinità
Il grado di salinità; la proporzione relativa di sale in una soluzione
Supplemento
La salinità riguarda il grado di salinità o la proporzione relativa di sale in una soluzione. In limnologia (lo studio scientifico delle proprietà biologiche, chimiche e fisiche delle acque interne), la salinità è uno strumento essenziale per determinare l’adeguatezza dell’acqua interna come habitat per varie specie di acqua dolce. È una misura del contenuto di sale disciolto nell’acqua e un fattore importante per l’abitabilità degli organismi d’acqua dolce. Per definizione, la salinità in relazione alla limnologia si riferisce alla quantità totale di solidi dissolti nell’acqua in parti per mille in peso.1 I sali presi in considerazione includono cloruro di sodio, solfato di magnesio, nitrato di potassio e bicarbonato di sodio. I fiumi e i laghi variano in termini di salinità, cioè da meno di 0,1 g per kg. 2 In confronto, l’acqua di mare ha circa 35 g per kg di liquido.1 Il Mar Morto, che è in realtà un lago, ha una salinità di più di 200 g per kg.3 È considerato il lago ipersalino più profondo della Terra. La sua salinità lo rende morto, il che significa che non è adatto alla vita animale o vegetale.
Origine della parola: Latino sal (“sale”)
Vedi anche:

  • sale
  • soluto

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