Olympus Mons 3.jpg

Olympus Mons (in latino Monte Olimpo) è un vulcano a scudo molto grande sul pianeta Marte.

Secondo una misura, ha un’altezza di quasi 22 km (13,6 mi o 72.000 ft.) Olympus Mons è alto circa due volte e mezzo l’altezza del Monte Everest sul livello del mare. È la montagna più alta di tutti i pianeti e altri corpi rotondi del sistema solare, ed è la seconda montagna più alta del sistema solare in generale, dopo Rheasilvia sull’asteroide Vesta. È il più giovane dei grandi vulcani di Marte, essendosi formato durante il periodo esperiano.

Olympus Mons 6.jpg

È attualmente il più grande vulcano scoperto nel sistema solare ed era noto agli astronomi fin dalla fine del XIX secolo come la caratteristica albedo Nix Olympica (latino per “Neve Olimpica”). La sua natura montuosa era sospettata ben prima che le sonde spaziali confermassero la sua identità di montagna. Il vulcano si trova nell’emisfero occidentale di Marte a circa 18,65°N 226,2°E, appena fuori dal bordo nord-occidentale del bulge di Tharsis. La porzione occidentale del vulcano si trova nel quadrangolo Amazonis (MC-8) e le porzioni centrale e orientale nel quadrangolo adiacente Tharsis (MC-9).

Olympus Mons 5.jpg

A due crateri da impatto sull’Olympus Mons sono stati assegnati nomi provvisori dall’Unione Astronomica Internazionale. Sono il cratere Karzok (18°25′N 131°55′W) di 15,6 km (9,7 mi) di diametro e il cratere Pangboche (17°10′N 133°35′W) di 10,4 km (6,5 mi) di diametro. I crateri sono degni di nota per essere due delle diverse aree di origine sospette per le shergottiti, la classe più abbondante di meteoriti marziane.

Osservazioni iniziali e denominazione

Olympus Mons 4.jpg

Olympus Mons e alcuni altri vulcani della regione di Tharsis sono abbastanza alti da superare le frequenti tempeste di polvere marziana registrate dagli osservatori telescopici già nel XIX secolo. L’astronomo Patrick Moore ha sottolineato che Schiaparelli (1835-1910) “aveva trovato che il suo Nodus Gordis e la Neve Olimpica erano quasi le uniche caratteristiche da vedere” durante le tempeste di polvere, e “ha indovinato correttamente che devono essere alti”.

Olympus Mons.jpg

La sonda Mariner 9 è arrivata in orbita attorno a Marte nel 1971 durante una tempesta di polvere globale. I primi oggetti a diventare visibili quando la polvere cominciò a depositarsi, le cime dei vulcani di Tharsis, dimostrarono che l’altitudine di queste caratteristiche superava di gran lunga quella di qualsiasi montagna presente sulla Terra, come gli astronomi si aspettavano. Le osservazioni del pianeta dal Mariner 9 confermarono che Nix Olympica non era solo una montagna, ma un vulcano. Alla fine, gli astronomi adottarono il nome Olympus Mons per la caratteristica albedo conosciuta come Nix Olympica.

Categorie: Articles

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *