Introduzione

La Malassezia è un comune fungo lipido-dipendente che cresce sulle aree sebacee della pelle umana, compreso il viso, il cuoio capelluto e la parte superiore del tronco. Anche se le Malassezia fanno parte della normale flora cutanea umana, possono anche causare o esacerbare diverse malattie della pelle, tra cui la tinea versicolor, la follicolite Pityrosporum e la dermatite seborroica. Gli antimicotici topici sono il pilastro del trattamento delle malattie legate alla Malassezia. La profilassi cronica è spesso necessaria per prevenire le recidive.

Le Malassezia sono funghi lipofili (dipendenti dai lipidi) che fanno parte della normale flora cutanea umana, ma è ormai riconosciuto il loro ruolo nelle malattie della pelle. La Malassezia ha chiaramente dimostrato di essere l’organismo causale nella tinea versicolor e nella follicolite da Pityrosporum, ed è probabile che abbia un ruolo nella dermatite seborroica (Gupta, Batra, Bluhm, Boekhout, & Dawson, 2004). Le prove del loro coinvolgimento in altre condizioni della pelle, tra cui la dermatite atopica, la psoriasi e la pustolosi cefalica neonatale, sono più deboli.

I lieviti Malassezia sono stati descritti per la prima volta nel XIX secolo come lieviti in erba trovati sulla pelle di pazienti con forfora. Prendono il nome da Louis-Charles Malassez, uno scienziato francese che identificò i lieviti nello strato esterno dell’epidermide di pazienti con dermatite seborroica. La tassonomia della Malassezia è stata in qualche modo confusa, perché il nome del genere Pityrosporum è stato storicamente usato per le forme di lievito mentre il nome Malassezia era riservato alle forme ifali (filamentose), e non è stato fino a quando i metodi molecolari di identificazione delle specie sono diventati disponibili negli anni ’80 che Malassezia e Pityrosporum sono risultati identici.

Al momento, 11 specie di Malassezia sono state identificate (Gueho, Midgley, & Guillot, 1996; Sugita et al, 2002; Sugita et al., 2004). Le più importanti dal punto di vista clinico sono M. globosa, M. sympodialis, M. restricta, M. obtusa, e M. furfur. Le diverse specie di Malassezia si distinguono in base alla loro morfologia, alle caratteristiche di crescita, alle attività enzimatiche, così come ai metodi molecolari (Gemmer, DeAngelis, Theelen, Boekhout, & Dawson, 2002). Le Malassezia sono funghi dimorfici, a volte assumono forme di lievito e a volte forme ifali, a seconda delle condizioni di coltura. Nella loro forma di lievito, possono essere sferici, ovali o allungati, e si riproducono per gemmazione unipolare. I nomi Pityrosporum ovale e Pityrosporum orbiculare sono ancora usati a volte quando ci si riferisce alle forme di lievito, ma è più corretto riferirsi sia alle forme di lievito che a quelle ifali usando i nomi delle specie Malassezia.

Categorie: Articles

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *