Disegno dello studio: Studio clinico prospettico.

Obiettivo: Lo scopo di questa indagine era di quantificare il normale range di movimento cervicale (ROM) e confrontare questi risultati con quelli utilizzati per eseguire 15 attività simulate della vita quotidiana (ADL) in soggetti asintomatici.

Riassunto dei dati di base: Gli studi precedenti che hanno esaminato il ROM cervicale durante le ADL sono stati limitati e hanno utilizzato dispositivi di misurazione che non registrano il movimento continuo. Lo scopo di questa indagine era di quantificare il ROM cervicale normale e confrontare questi risultati con quelli utilizzati per eseguire 15 ADL simulate in soggetti asintomatici.

Metodi: Un elettrogoniometro e un torsiometro non invasivi sono stati utilizzati per misurare il ROM della colonna cervicale. L’accuratezza e l’affidabilità dei dispositivi sono state confermate confrontando i valori di ROM acquisiti da radiografie dinamiche di flessione/estensione e flessione laterale con quelli forniti dal dispositivo, che è stato attivato mentre le radiografie erano ottenute. L’affidabilità intraosservatore è stata stabilita calcolando il coefficiente di correlazione intraclasse per misurazioni ripetute sugli stessi soggetti da parte di 1 sperimentatore in giorni consecutivi. Questi strumenti sono stati impiegati in un laboratorio clinico per valutare il ROM attivo completo della colonna cervicale (cioè, flessione/estensione, flessione laterale e rotazione assiale) di 60 soggetti asintomatici (30 femmine e 30 maschi; età, da 20 a 75 anni), nonché per valutare il ROM funzionale necessario per completare 15 ADL simulate.

Risultati: Rispetto alle misurazioni radiografiche, l’elettrogoniometro è risultato accurato entro 2,3+/-2,2 gradi (media+/-SD) e le affidabilità intraosservatore per la misurazione del ROM completo attivo e funzionale erano entrambe eccellenti (coefficiente di correlazione intraclasse di 0,96 e 0,92, rispettivamente). Il ROM assoluto e la percentuale del ROM completo attivo della colonna cervicale utilizzato durante le 15 ADL era da 13 a 32 gradi e da 15% a 32% (mediana, 20 gradi/19%) per la flessione/estensione, da 9 a 21 gradi e da 11% a 27% (14 gradi/18%) per la flessione laterale, e da 13 a 57 gradi e da 12% a 92% (18 gradi/19%) per la rotazione. Fare retromarcia con l’auto ha richiesto la maggior ROM di tutte le ADL, coinvolgendo il 32% del movimento sagittale, il 26% di quello laterale e il 92% di quello rotatorio. In generale, le ADL di igiene personale, come lavarsi le mani e i capelli, radersi e truccarsi, richiedevano un ROM significativamente maggiore rispetto alle ADL locomotorie, tra cui camminare e salire e scendere una serie di scale (P<0.0001); inoltre, rispetto al salire questi gradini, è stato utilizzato significativamente più movimento sagittale e rotazionale durante la discesa dalle scale (P=0.003 e P=0.016, rispettivamente). Nel raccogliere un oggetto da terra, la tecnica dello squat ha richiesto una percentuale inferiore di ROM laterale e rotazionale rispetto al piegamento in vita (P=0,002 e P<0,0001).

Conclusioni: Quantificando la quantità di movimento cervicale richiesto per eseguire una serie di ADL simulate, questo studio indica che la maggior parte degli individui usa una percentuale relativamente piccola del loro ROM attivo completo quando svolge tali attività. Questi risultati forniscono dati di base che possono permettere ai medici di valutare accuratamente la compromissione preoperatoria e gli esiti post-chirurgici.

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