Motion Picture Association of America (MPAA), negli Stati Uniti, organizzazione dei principali studi cinematografici che valuta i film per l’idoneità a vari tipi di pubblico, aiuta gli studios nella distribuzione internazionale, li consiglia sulla tassazione, e porta avanti un programma di pubbliche relazioni a livello nazionale per l’industria cinematografica. La MPAA, originariamente chiamata Motion Picture Producers and Distributors of America (MPPDA), fu fondata nel 1922 dai maggiori studi di produzione di Hollywood in risposta alla crescente censura governativa dei film, che sorse a sua volta da una generale protesta pubblica sia contro l’indecenza sullo schermo che contro vari scandali che coinvolgevano le celebrità del cinema. La MPPDA, chiamata popolarmente Hays Office dal nome del suo primo direttore, Will H. Hays, codificò i reclami delle commissioni di censura locali e informò i produttori delle loro opinioni. Hollywood scelse di fatto di censurare le proprie produzioni piuttosto che permettere al governo di censurarle.
Nel 1930 l’Hays Office adottò il Motion Picture Production Code, una descrizione dettagliata di ciò che era moralmente accettabile sullo schermo. Sotto la guida di Jack Valenti – presidente della MPAA (1966-2004) ed ex consigliere del presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson – il codice fu liberalizzato nel 1966 dopo che era diventato irrimediabilmente obsoleto e inefficace a causa dei costumi sociali e sessuali più rilassati del tempo. Nel 1968 la MPAA ha istituito un comitato di classificazione che classificava i film come G, M, R e X. Dopo vari cambiamenti, le classificazioni MPAA sono ora le seguenti: G, per il pubblico generale; PG, consigliata la guida dei genitori; PG-13, i genitori sono fortemente avvertiti, perché il film contiene materiale inappropriato per i bambini sotto i 13 anni; R, limitato agli adulti e ai bambini sotto i 17 anni accompagnati da un genitore o tutore; e NC-17, non sono ammessi bambini sotto i 17 anni.
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