La depressione post-partum NON è il baby blues. Il baby blues è considerato una parte normale dell’adattamento post-partum, che non richiede alcun intervento medico o psicologico. La depressione post-partum (PPD) è un termine generico che si riferisce a vari disturbi dell’umore o dell’ansia che possono seguire il parto. La PPD può presentarsi in diversi modi a seconda dell’insieme di sintomi predominanti. La PPD è tipicamente una depressione agitata, con sintomi sia di depressione che di ansia. Quando i sintomi depressivi dominano, ci riferiamo ad essa come depressione post-partum. Quando l’ansia è il sintomo dominante, ci riferiamo ad essa come un disturbo d’ansia postpartum. I disturbi d’ansia post-partum includono il panico post-partum, il disturbo ossessivo-compulsivo post-partum e il disturbo post-traumatico da stress post-partum.
Alcuni esperti si trovano ora a loro agio nell’usare il termine distress post-partum per includere entrambi i sintomi di depressione e ansia.
La depressione post-partum è la complicazione più comune dopo il parto, caratterizzata da pianti frequenti, sbalzi d’umore, irritabilità, estrema stanchezza, difficoltà di concentrazione, problemi di sonno, perdita di interesse sessuale, ansia, cambiamenti di appetito, pensieri negativi spaventosi, sentimenti di inadeguatezza, disperazione e disperazione. Inoltre, sono spesso presenti pensieri di suicidio e sentimenti di rabbia, vergogna e senso di colpa.
La psicosi post-partum è una grave condizione medica che spesso viene erroneamente diagnosticata come depressione post-partum. La psicosi si verifica in 1 o 2 su 1.000 donne post-partum ed è spesso associata alla malattia bipolare. I sintomi più comuni sono grave agitazione, pensiero delirante o bizzarro, allucinazioni, insonnia, confusione e una sensazione di essere fuori dal contatto con la realtà. Anche se questa è una condizione rara, è sempre un’emergenza e richiede attenzione medica immediata.
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