Aaron Douglas fu uno dei principali artisti dell’Harlem Renaissance, noto anche come New Negro Movement. Douglas – insieme al filosofo Alain Locke, la cui importante antologia del 1925 The New Negro presentava le illustrazioni di Douglas – contribuì a mettere in moto un nuovo linguaggio visivo che si distaccava dalla tradizionale formazione artistica europea e assorbiva un patrimonio africano distintivo. Il suo stile fondeva le forme geometriche e spigolose dell’Art Deco con il ritmo lineare dell’Art Nouveau; portava riferimenti a maschere e figure scultoree africane, così come allusioni alla danza africana.
Copertina del primo (e unico) numero di FIRE!!, novembre 1926. Illustratore: Aaron Douglas; rivista riprodotta da FIRE! Press, Elizabeth, NJ
Original art for Spark journal, 1934, che non andò oltre la fase di progettazione. Illustratore: Aaron Douglas. Collezione Schomburg Center.
Illustrazione “Flight”. Illustratore: Aaron Douglas
The Crisis, maggio 1927. Illustratore: Aaron Douglas; Editore: NAACP
Dopo essersi laureato con un BFA in belle arti all’Università del Nebraska nel 1922, Douglas insegnò arte nelle scuole superiori del Nebraska e del Missouri. Nel 1924 si trasferì a New York, dove lavorò per due anni come apprendista presso l’artista tedesco Winold Reiss, che conobbe tramite Charles S. Johnson, allora editore di Opportunity.
Con le sue copertine per Opportunity e The Crisis Douglas ha dato una nuova visione dell’artista nero. Le sue forme forti e geometriche e i suoi profili egiziani portarono a uno stile descritto in seguito dal critico culturale ed educatore Richard Powell come “afro-cubismo”.
Nel 1926, prestò il suo talento al primo e unico numero della rivista FIRE!! di Wallace Thurman e più tardi disegnò la copertina della breve rivista di Thurman Harlem.
Douglas divenne l’illustratore di libri e il designer di copertine più richiesto tra gli scrittori neri dell’epoca. Probabilmente la sua copertina più controversa fu quella di Nigger Heaven di Carl Van Vechten, un libro sulla vita notturna di Harlem. Le sue illustrazioni per il poema epico God’s Trombone di James Weldon Johnson, pubblicato nel 1927, lo resero particolarmente popolare. Realizzate in uno stile pittorico, le tavole formavano uno studio allegorico dell’esperienza negra basato sui canti spirituali dell’oppressione e della vita quotidiana.
Cover of Opportunity, giugno 1926. Illustratore: Aaron Douglas
Pannello del murale Aspects of Negro Life, 1934, creato per la sede della 135th Street della New York Public Library. Artista: Aaron Douglas
Pannello del murale Aspects of Negro Life, 1934, creato per la sede della 135th Street della New York Public Library. Artista: Aaron Douglas
Pannello dal murale Aspects of Negro Life, 1934, creato per la filiale della 135th Street della New York Public Library. Artista: Aaron Douglas
Copertina di Nigger Heaven di Carl Van Vechten, 1926. Illustratore: Aaron Douglas; Editore: University of Illinois Press
Douglas frequentava i locali notturni di Harlem per assorbire la scena urbana nera e incorporare queste espressioni nelle sue opere. È noto per i suoi superbi murales che abbelliscono le pareti di locali notturni e istituzioni culturali. Tra i suoi lavori più noti c’è la serie di murales Aspects of Negro Life, creata nel 1934 per la sede della 135th Street della New York Public Library, ora chiamata Schomburg Center for Research in Black Culture.
Nel 1938, Douglas si trasferì a Nashville, Tennessee, per presiedere il dipartimento d’arte della Fisk University, posizione che mantenne fino al suo pensionamento nel 1966. Morì a Nashville nel 1979.
Estratto adattato da “Souls on Fire,” Print magazine (maggio/giugno 1998), con il permesso dell’autore.
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