Nebuchadnezzar II divenne re dell’Impero Caldeo nel 605 a.C. Invase il regno israelita di Giuda nel 604 a.C., il quinto anno di regno del re Jehoiakim di Giuda. Dopo che il figlio di Jehoiakim, Jeconiah, divenne re, Nabucodonosor attaccò la capitale israelita di Gerusalemme nel 597 a.C. Nella narrazione biblica del primo capitolo del Libro di Daniele, l’assedio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor avvenne nel terzo anno di regno di Jehoiakim, il cui successore Jeconiah non è menzionato. Altrove nella Bibbia, Jehoiakim era già morto al momento dell’assedio di Gerusalemme. Il primo capitolo del Libro di Daniele fu composto molto probabilmente tra il 450 a.C. e il II secolo a.C. Nella narrazione, il Dio degli israeliti, Elohim, lascia che il re Jehoiakim cada in mano a Nabucodonosor. Daniele, tre amici e compagni di prigionia sono stati portati nella capitale caldea, la Babilonia appena ricostruita, per imparare la letteratura dei Caldei. Nabucodonosor ha offerto loro cibo e vino reale per i tre anni della loro istruzione. Daniele decise di non contaminarsi con le razioni reali, che includevano carne che potrebbe non essere stata prosciugata dal sangue, come richiesto dalla legge ebraica, o che probabilmente era spesso usata come offerta rituale al dio babilonese Marduk e al suo figlio divino Nabu. Daniele rifiutò di mangiare cibi proibiti dall’Elohim e chiese invece verdure e acqua. La guardia incaricata della loro cura espresse preoccupazione per la loro salute, così Daniele chiese una breve prova della dieta. Per 10 giorni, fu permesso loro di mangiare solo verdure, e alla fine, la guardia fu sorpresa del loro buon aspetto personale e della loro salute fisica e mentale, rispetto a coloro che avevano accettato i cibi reali. Pertanto, a Daniel e ai suoi amici fu permesso di mangiare verdure per tutta la durata del loro allenamento.
E il re stabilì per loro una porzione giornaliera delle vivande del re e del vino che egli beveva, e che si nutrissero per tre anni; alla fine di ciò si presentassero davanti al re. Or fra questi c’erano, fra i figliuoli di Giuda, Daniele, Hanania, Mishael e Azaria…
Ma Daniele si propose in cuor suo di non contaminarsi né con le vivande del re, né con il vino che beveva… Allora Daniele disse all’intendente che il principe degli eunuchi aveva designato su Daniele, Hanania, Mishael e Azaria: Metti alla prova i tuoi servitori, ti prego, per dieci giorni; e fa’ che ci diano polpa da mangiare e acqua da bere…
Così egli diede loro retta e li mise alla prova per dieci giorni. Alla fine dei dieci giorni, i loro volti apparivano più belli e più in carne di tutti i giovani che avevano mangiato le vivande del re. Allora l’intendente tolse loro le vivande e il vino che dovevano bere, e diede loro del polso.
– Libro di Daniele, ASV, capitolo 1, versi 5-16
Dopo aver continuato la dieta durante tre anni di allenamento, sono giudicati dal re mentalmente superiori a tutti i suoi stessi consiglieri.
Ciro il Grande catturò Babilonia nel 539 a.C., cinquantotto anni dopo la caduta di Gerusalemme. Nella narrazione del decimo capitolo del Libro di Daniele, nel terzo anno del regno di Ciro, Daniele fece un digiuno da lutto per le prime tre settimane dell’anno, compresa la Pasqua. Durante il digiuno, non aveva carne, vino o cibi ricchi. Il decimo capitolo, e forse tutto il Libro di Daniele, fu composto tra il 167 e il 164 a.C., durante la persecuzione del popolo ebraico attuata dal re ellenistico Antioco IV Epifane.
In quei giorni io, Daniele, ero in lutto per tre settimane intere. Non mangiai alcun pane gradevole, né carne né vino entrarono nella mia bocca…
– Libro di Daniele, ASV, capitolo 10, versi 2-3
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