Il racconto del cavaliere è la storia di Palamone e Arcite. Vengono catturati da Teseo, il re di Tebe, e imprigionati insieme in una torre. La torre ha una sola finestra, dalla quale i cavalieri passano le loro giornate guardando fuori.

Un giorno, vedono Emilye, la giovane sorella della regina, camminare nel suo giardino. Sia Palamon che Arcite se ne innamorano all’istante; mentre all’inizio litigano per lei, si rendono presto conto che non ha senso litigare, dato che sono entrambi intrappolati in una torre e quindi è altrettanto improbabile che la incontrino, per non parlare di sposarla.

Alcuni anni dopo, tuttavia, Arcite riesce a fuggire dalla torre con l’aiuto di un amico. Diventa paggio in casa di Emilye, ma non le confessa il suo amore. Nel frattempo, Palamone passa altri anni in prigione prima di evadere.

I due cavalieri si incontrano e combattono per Emilye, ma la lotta viene interrotta da Teseo, che insiste perché si tenga un vero torneo. Palamone e Arcite hanno un anno di tempo per costruire un’armata e tornare a Tebe. Il torneo sarà un combattimento all’ultimo sangue e il vincitore riceverà la mano di Emilye. La sera prima del torneo, Palamone, Arcite ed Emilye visitano ciascuno uno dei tre santuari costruiti nei muri dell’arena del torneo. Arcite visita il santuario del dio romano della guerra, Marte, dove prega per vincere il torneo. Palamon visita il santuario della dea romana dell’amore, Venere, dove prega per vincere la mano di Emilye. Emilye, nel frattempo, visita il santuario della dea romana della castità, Diana. Lì, prega che Diana le permetta di rimanere nubile, ma dichiara di essere disposta ad accettare qualunque sia la volontà di Diana per lei.

Il giorno dopo, inizia il torneo. Dopo molti combattimenti, Arcite emerge come vincitore del torneo, ma viene disarcionato dal suo cavallo e subisce una ferita mortale. Sul letto di morte, annuncia il suo desiderio che Palamon sposi Emilye.

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