Hagar, una ragazza egiziana, era la serva di Sarah, la moglie di Abramo. La Sarah senza figli diede Hagar all’ottantacinquenne Abramo come concubina, in modo che lei potesse avere un figlio da suo marito attraverso la sua domestica. Hagar trattò Sarah con insolenza quando rimase incinta. Sarah si lamentò con Abramo, che le disse che Hagar era la sua schiava; quindi, poteva fare di lei quello che voleva. Sarah trattò Hagar così duramente che la serva scappò nel deserto.
Un angelo incontrò Hagar ad una sorgente e le disse di tornare da Sarah, profetizzando che Hagar avrebbe avuto un figlio che avrebbe chiamato Ismaele e che la sua discendenza sarebbe stata infinita. Agar tornò e, a tempo debito, diede alla luce Ismaele. Quattordici anni dopo, quando Abramo aveva 100 anni, Sara diede alla luce un figlio, che fu chiamato Isacco.
Un giorno, Sara vide Ismaele che si prendeva gioco di Isacco e pretese che Abramo mandasse via la schiava e suo figlio e poi dichiarasse Isacco come suo unico erede. Abramo amava Ismaele e non voleva cedere alla richiesta di Sara, ma Dio gli disse di fare quello che lei diceva e lo rassicurò che anche la sua discendenza attraverso Ismaele sarebbe diventata una grande nazione. Abramo si alzò presto la mattina, diede ad Agar del pane e dell’acqua e la mandò via con il bambino.
Hagar e Ismaele vagarono nel deserto di Beersheba. Dopo che ebbero finito di bere tutta l’acqua della bottiglia, Agar, non volendo vedere suo figlio morire di sete, lo mise sotto un arbusto. Poi si allontanò un po’, piangendo e lamentandosi.
Dio sentì le sue grida e mandò un angelo che le disse di non temere e aggiunse che suo figlio sarebbe diventato il capostipite di una grande nazione. Dio le aprì gli occhi e lei vide un pozzo nelle vicinanze. Riempì la sua borraccia e diede da bere al bambino.
Ishmael crebbe nel deserto, divenne un abile arciere e sposò una ragazza egiziana che Hagar scelse per lui. Alcuni studiosi identificano Hagar con Keturah, la donna che Abramo sposò dopo la morte di Sarah e dalla quale ebbe sei figli: Zimran, Jokshan, Medan, Midian, Ishbak e Shuah.
Ristampato con il permesso di Who’s Who in the Hebrew Bible (The Jewish Publication Society).
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