L’osso ha i seguenti componenti:

  • Malleolo laterale
  • Membrana interossea che collega il perone alla tibia, formando un’articolazione sindesmotica
  • L’articolazione tibiofibulare superiore è un’articolazione artrosica tra il condilo laterale della tibia e la testa del perone.
  • L’articolazione tibiofibulare inferiore (sindesmosi tibiofibulare) è formata dalla superficie ruvida e convessa del lato mediale dell’estremità inferiore del perone, e una superficie ruvida e concava sul lato laterale della tibia.

Apporto di sangueModifica

L’apporto di sangue è importante per la pianificazione del trasferimento di tessuto libero perché il perone è comunemente usato per ricostruire la mandibola. L’asta è alimentata nel suo terzo medio da un grande vaso nutriente dall’arteria fibulare. È anche perfuso dal suo periostio che riceve molti piccoli rami dall’arteria fibulare. La testa prossimale e l’epifisi sono alimentate da un ramo dell’arteria tibiale anteriore. Nella raccolta dell’osso si prende sempre il terzo medio e si conservano le estremità (4 cm prossimalmente e 6 cm distalmente)

SviluppoModifica

Il perone è ossificato da tre centri, uno per il fusto, e uno per ciascuna estremità. L’ossificazione inizia nel corpo circa l’ottava settimana di vita fetale, e si estende verso le estremità. Alla nascita le estremità sono cartilaginee.

L’ossificazione inizia nell’estremità inferiore nel secondo anno, e in quella superiore circa nel quarto anno. L’epifisi inferiore, la prima ad ossificare, si unisce al corpo circa il ventesimo anno; l’epifisi superiore si unisce circa il venticinquesimo anno.

TestaModifica

L’estremità superiore o testa del perone è di forma quadrata irregolare, presentando sopra una superficie articolare appiattita, diretta verso l’alto, in avanti e medialmente, per l’articolazione con una superficie corrispondente sul condilo laterale della tibia. Sul lato laterale c’è una spessa e ruvida prominenza che continua dietro in un’eminenza appuntita, l’apice (processo stiloideo), che si proietta verso l’alto dalla parte posteriore della testa.

La prominenza, nella sua parte superiore e laterale, dà attacco al tendine del bicipite femorale e al legamento collaterale fibulare dell’articolazione del ginocchio, il legamento che divide il tendine in due parti.

La restante parte della circonferenza della testa è ruvida, per l’attacco di muscoli e legamenti. Presenta davanti un tubercolo per l’origine delle fibre superiori e anteriori del peroneo lungo, e una superficie per l’attacco del legamento anteriore della testa; e dietro, un altro tubercolo, per l’attacco del legamento posteriore della testa e l’origine delle fibre superiori del soleo.

BodyEdit

Il corpo del perone presenta quattro bordi – antero-laterale, antero-mediale, postero-laterale e postero-mediale; e quattro superfici – anteriore, posteriore, mediale e laterale.

Confini

Il confine antero-laterale inizia in alto davanti alla testa, corre verticalmente verso il basso fino a poco sotto la metà dell’osso, e poi curvando un po’ lateralmente, si biforca in modo da abbracciare una superficie sottocutanea triangolare immediatamente sopra il malleolo laterale. Questo bordo dà attacco a un setto intermuscolare, che separa i muscoli estensori sulla superficie anteriore della gamba dai peronai longus e brevis sulla superficie laterale.

Il confine antero-mediale, o cresta interossea, è situato vicino al lato mediale del precedente, e corre quasi parallelo ad esso nel terzo superiore della sua estensione, ma diverge da esso nei due terzi inferiori. Inizia sopra appena sotto la testa dell’osso (a volte è abbastanza indistinta per circa 2,5 cm. sotto la testa), e termina all’apice di una superficie triangolare ruvida immediatamente sopra la faccetta articolare del malleolo laterale. Serve per l’attacco della membrana interossea, che separa i muscoli estensori davanti dai muscoli flessori dietro.

Il bordo postero-laterale è prominente; inizia sopra all’apice, e finisce sotto nel bordo posteriore del malleolo laterale. È diretto lateralmente verso l’alto, all’indietro a metà del suo corso, all’indietro e un po’ medialmente verso il basso, e dà attacco ad un’aponeurosi che separa i peronai sulla superficie laterale dai muscoli flessori sulla superficie posteriore.

Il bordo postero-mediale, a volte chiamato linea obliqua, inizia sopra al lato mediale della testa, e finisce diventando continuo con la cresta interossea al quarto inferiore dell’osso. È ben marcato e prominente nella parte superiore e media dell’osso. Dà attacco a un’aponeurosi che separa il tibiale posteriore dal soleo e dal flessore allucis longus.

Superfici

La superficie anteriore è l’intervallo tra i bordi antero-laterale e antero-mediale. È estremamente stretta e piatta nel terzo superiore della sua estensione; più larga e scanalata longitudinalmente nel terzo inferiore; serve per l’origine di tre muscoli: l’estensore digitorum longus, l’estensore hallucis longus e il peroneus tertius.

La superficie posteriore è lo spazio compreso tra i bordi postero-laterale e postero-mediale; è continua in basso con la zona triangolare sopra la superficie articolare del malleolo laterale; è diretta all’indietro sopra, indietro e medialmente al suo centro, direttamente medialmente in basso. Il suo terzo superiore è ruvido, per l’origine del soleo; la sua parte inferiore presenta una superficie triangolare, collegata alla tibia da un forte legamento interosseo; la parte intermedia della superficie è coperta dalle fibre di origine del flessore allucis longus. Vicino al centro di questa superficie si trova il forame nutritizio, che è diretto verso il basso.

La superficie mediale è l’intervallo compreso tra i bordi antero-mediale e postero-mediale. È scanalata per l’origine del tibiale posteriore.

La superficie laterale è lo spazio tra i bordi antero-laterale e postero-laterale. È larga, e spesso profondamente scanalata; è diretta lateralmente verso l’alto nei due terzi superiori del suo corso, all’indietro nel terzo inferiore, dove è continua con il bordo posteriore del malleolo laterale. Questa superficie dà origine ai peronai longus e brevis.

  • Posizione del perone (mostrato in rosso)

  • immagine 3D

  • Forma del perone (destra)

  • Diagramma che rappresenta l’ossificazione del perone umano.

  • Estremità inferiore del perone destro. Aspetto mediale.

  • Impresa della caviglia. Dissezione profonda.

  • Ginocchio e articolazione tibiofibulare. Dissezione profonda. Vista anteriore.

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