Introduzione: La decisione di trattare l’ipotiroidismo subclinico (SCH) con o senza tiroidite autoimmune (AIT) nei bambini, presenta un dilemma clinico. Questo studio è stato intrapreso per valutare l’efficacia dell’omeopatia individualizzata in questi casi.
Metodi: Lo studio è uno studio esplorativo, randomizzato, controllato con placebo, in singolo cieco. Su 5059 bambini in età scolare (06-18 anni) sottoposti a screening per i disturbi della tiroide, 537 bambini avevano SCH/AIT e 194 hanno acconsentito a partecipare. Sulla base delle misure di risultato primarie (TSH e/o antiTPOab) sono stati formati tre gruppi principali: Gruppo A – SCH + AIT (n = 38; TSH alto con antiTPOab+), Gruppo B – AIT (n = 47; TSH normale con antiTPOab+) e Gruppo C – SCH (n = 109; solo TSH alto) e sono stati ulteriormente randomizzati in due sottogruppi-verbo e controllo. L’omeopatia individualizzata o il placebo identico è stato dato al rispettivo sottogruppo. 162 pazienti hanno completato 18 mesi di studio.
Risultati: Le caratteristiche di base erano simili in tutti i sottogruppi. Il TSH sierico post-trattamento (gruppo A e C) è tornato ai limiti normali nell’85,94% dei verum e nel 64,29% dei controlli (p < 0,006), mentre i titoli sierici AntiTPOab (gruppo A e B) sono tornati nei limiti normali nel 70,27% dei verum e nel 27,02% dei controlli (p < 0,05). Otto bambini (10.5%) hanno progredito a ipotiroidismo manifesto (OH) dal gruppo di controllo.
Conclusione: Un calo statisticamente significativo dei valori sierici di TSH e dei titoli antiTPOab indica che l’intervento omeopatico non solo ha il potenziale di trattare la SCH con o senza antiTPOab, ma può anche prevenire la progressione a OH.
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