Donato di Niccolò di Betto Bardi
c. 1386
Firenze, Italia
Dic. 13 1466 (all’età di 80 anni)
Firenze, Italia
Fiorentina, Italiano
Lorenzo Ghiberti
Primo Rinascimento
Scultura
Opere famose di Donatello
Santo Marco
Zuccone
La festa di Erode
David
Statua equestre di Gattamelata
Giuditta e Oloferne
Ci sono molti artisti quando si parla di Arte Fiorentina. Un noto artista di quell’epoca non è altro che Donatello (1386-1466). Anche se non era un artista popolare come Michelangelo, era noto per i suoi meravigliosi dettagli in termini di sculture e statue. Le sue opere comprendono principalmente statue a basso rilievo, di solito in legno o in bronzo. Anche se le sue opere sembrano insignificanti, i punti principali del suo lavoro erano i dettagli che enfatizzava in queste piccole meraviglie artistiche.
Donato di Niccolo di Betto Bardi era conosciuto nel mondo dell’arte come Donatello e nacque intorno al 1386 a Firenze, Italia. Fu uno dei precursori dell’arte fiorentina, che aprì anche la strada all’età dell’arte rinascimentale. La sua specialità era più nelle sculture e statuette che nella pittura. Le sue opere erano anche note per avere il concetto di illusionismo prospettico quando si trattava del suo rilievo poco profondo.
Era il figlio di un membro dell’allora corporazione dei lanaioli di Firenze. Fu allora che alla fine fu educato e scolarizzato nella casa dei Martelli, dove potrebbe aver ricevuto una prima formazione artistica da un orafo, e infine lavorando per un famoso metallurgico e studio di scultura che non era altro che Lorenzo Ghiberti.
Non si conoscono commenti sulla sua vita privata, anche se si diceva che non avesse rimpianti nel dire che era in realtà un omosessuale. E stranamente, non c’era una menzione sulla sua sessualità e le sue preferenze scoperte negli archivi di Firenze.
I suoi primi lavori potrebbero essere iniziati lavorando a stretto contatto con il suddetto scultore, il cui lavoro allora era la costruzione dei profeti lungo la porzione settentrionale del Battistero fiorentino, che poi ricevette lo stipendio dal novembre 1406 fino ai primi mesi dell’anno 1408 d.C. Negli anni 1409 fino al 1411, riuscì a finire la grande statua seduta dell’evangelista, San Giovanni, che allora faceva parte della facciata del Duomo di Firenze. Quest’opera segnò anche un fondamento per l’età del manierismo gotico, che aprì anche il concetto di realismo e rappresentazione delle espressioni umane. A quei tempi, le mani aperte e un panno che delinea le gambe divennero più realistiche mentre la costruzione del viso, delle spalle e del busto erano ancora allo stato ideale.
In seguito, si mise a lavorare su una scultura di un altro evangelista, San Marco per la chiesa di Orsanmichele dall’anno 1411 fino al 1413. Riuscì a finire l’immagine di San Giorgio destinata alla Confraternita dei corazzieri entro il 1417. Anche il rilievo, il Drago e San Giorgio, la cui base era fatta da bassorilievo, si dice sia stato fatto da Donatello e fu uno dei primi della prospettiva a fuoco singolo nel fare sculture.
Negli anni tra il 1415 fino al 1426, riuscì a completare 5 immagini per il Duomo (Campanili De Santa Maria Del Fiore), che erano le seguenti (in ordine cronologico): Profeta senza barba e barbuto (1415), Sacrificio di Isacco (1421), Abacuc (1423-1425) e Geremia (1423-1426), le cui forme rispecchiano modelli basati su oratori. La sua versione in rilievo della Madonna è stata trovata a Berlino. Fu anche noto per la realizzazione di un crocifisso destinato a Santa Croce, la cui opera d’arte rivela il Salvatore nel tormento e nel dolore sulla croce.
Dopo il Duomo, si unì a Michelozzo nella realizzazione del Monumento funebre di Antipapa Giovanni XXIII a Firenze. Realizzò anche il rilievo in marmo del monumento funerario del defunto cardinale Rainaldo Brancacci a Sant’Angelo ‘A Nilo, Pisa entro il 1427.
Le sue maggiori commissioni artistiche includono la sua ormai famosa opera d’arte, il David in bronzo, che fu poi autorizzato da Cosimo I De Medici, noto mecenate dell’arte a Firenze, per Palazzo Medici nell’anno 1430 d.C. (Anno Domini). Quando la statua fu terminata, fu considerata la prima statua nuda in assoluto dall’epoca antica. Era anche la prima statua tra le sculture rinascimentali.
Quando Medici fu esiliato, Donatello rimase a Roma fino al 1433. Le sue due opere in città furono la Tomba di Giovanni Crivelli situata a Santa Maria, una provincia dell’Aracoeli. E l’altra sua opera fu il Ciborio della Basilica di San Pietro. Al suo ritorno a Firenze, commissionò volontariamente la costruzione del pulpito di marmo della facciata del Duomo di Prato, che fu considerato il progetto di lase con Michelozzo.
Morì il 3 dicembre 1466 e il suo ultimo lavoro furono i rilievi per i pulpiti di bronzo della chiesa di San Lorenzo. Fu aiutato dai suoi allievi Bartolomeo Bellano e Bertoldo di Giovanni. Alcune delle sue opere più importanti erano elencate:
-Santo Giovanni
-Santo Marco
-Santo Giorgio
-Madonna Pazzi
-Habakkuk
-Festa di Erode
-Geremia
-Tabernacolo dell’Annunciazione
-La Cantoria
-Davide, incastonato in bronzo
-Monumento equestre di Gattamelata
0 commenti