Clyde Tombaugh, per esteso Clyde William Tombaugh, detto anche Clyde W. Tombaugh, (nato il 4 febbraio 1906 a Streator, Illinois, Stati Uniti – morto il 17 gennaio 1997 a Las Cruces, Nuovo Messico), astronomo americano che scoprì Plutone nel 1930 dopo una ricerca sistematica di un nono pianeta istigata dalle previsioni di altri astronomi. Scoprì anche diversi ammassi di stelle e galassie, studiò la distribuzione apparente delle nebulose extragalattiche e fece osservazioni delle superfici di Marte, Venere, Giove, Saturno e della Luna.
Tombaugh inizialmente non aveva una formazione formale in astronomia, solo un vivo interesse che era stato acuito dal suo primo sguardo al cielo attraverso il telescopio di suo zio. Dopo aver finito la scuola superiore, Tombaugh costruì il proprio telescopio secondo le specifiche pubblicate in un numero del 1925 di Popular Astronomy. Usando questo strumento, fece osservazioni di Giove e Marte e inviò schizzi di questi pianeti all’Osservatorio Lowell di Flagstaff, in Arizona, sperando di ricevere consigli sul suo lavoro. Invece, ricevette un’offerta di lavoro. L’incarico di Tombaugh era quello di individuare il nono pianeta, una ricerca iniziata nel 1905 dall’astronomo Percival Lowell. Per svolgere questo compito, Tombaugh utilizzò un telescopio da 33 cm (13 pollici) per fotografare il cielo e uno strumento chiamato “blink comparator” per esaminare le lastre fotografiche alla ricerca di segni di corpi celesti in movimento. Il 18 febbraio 1930, Tombaugh individuò Plutone e il 13 marzo il Lowell Observatory annunciò la scoperta del nuovo pianeta. (Nel 2006 Plutone è stato riclassificato come pianeta nano.)
Dopo la sua scoperta, Tombaugh frequentò l’Università del Kansas con una borsa di studio, tornando ogni estate all’osservatorio fino a completare (1939) il suo Master in astronomia. Dopo la laurea, tornò all’osservatorio e continuò la sua perlustrazione dei cieli, catalogando più di 30.000 oggetti celesti prima di partire nel 1946. Le sue osservazioni di Marte lo portarono a concludere nel 1950 che la superficie del pianeta era piena di crateri a causa della sua vicinanza alla fascia degli asteroidi, una previsione confermata dalle immagini prese dalla sonda spaziale Mariner 4 negli anni ’60. Tombaugh ha anche insegnato all’Arizona State College e all’Università della California, Los Angeles, e ha lavorato come astronomo e fisico ottico al White Sands Missile Range vicino a Las Cruces, New Mexico, dove ha contribuito a creare un sistema di tracciamento ottico per seguire i missili balistici. Entrò a far parte della facoltà della New Mexico State University nel 1955 e lì istituì un importante programma di ricerca planetaria. Andò in pensione nel 1973 ma rimase coinvolto come osservatore e consulente all’università. Tra le sue pubblicazioni, The Search for Small Natural Earth Satellites (1959) e Out of Darkness: The Planet Pluto (1980), con Patrick Moore.
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